L'osteopatia in ambito neonatale-pediatrico
Il trattamento manuale delle disfunzioni tessutali del neonato è una caratteristica peculiare dell’intervento osteopatico.
Questa tipologia d’intervento si deve a un Osteopata americano W.G. Sutherland D.O. il quale, oltre che essere lo scopritore dell’osteopatia Cranio-Sacrale è l’osteopata che ha posto le basi per l’intervento osteopatico in ambito neonatale.
Dopo una valutazione del caso eseguita con un approfondito colloquio con i genitori e la presa visione di eventuale documentazione medica, l’osteopata esegue una serie di manipolazioni dolci.
Queste ultime servono per stabilire la presenza o meno di restrizioni tessutali che possano giustificare gli eventuali sintomi del paziente o potenziali alterazioni della sua morfologia.
Questa palpazione si esegue in tutto il corpo ma in particolare al livello del bacino, colonna vertebrale e scatola cranica.
Trovate le disfunzioni tessutali che in osteopatia si chiamano “disfunzioni osteopatiche”, l’osteopata esegue allora una serie di manovre per liberare queste disfunzioni.
Si tratta di tecniche osteopatiche tessutali le quali hanno come caratteristica comune la delicatezza del gesto.
Grazie a questo tipo d’intervento sarà possibile migliorare o risolvere una serie di disturbi del neonato.
A titolo puramente indicativo elencheremo ora una serie di sintomatologie e patologie sapendo che in molti di questi casi l’osteopata lavora su indicazione o insieme all’intervento del medico pediatra.
Allergie, asma, bronchite, ostruzione canale lacrimo-nasale, costipazione, disturbi della suzione, affossamento xifoideo, rigurgiti, alterazioni del ritmo sonno-veglia, abitudini posturali scorrette, coliche intestinali, alterazioni del tono muscolare, irritabilità, disturbi della respirazione, scoliosi del lattante, torcicollo congenito, strabismo.
Oltre a queste patologie o disturbi che provocano dei sintomi riferiti, sarà inoltre possibile eseguire un trattamento preventivo sulla qualità della morfologia scheletrica del neonato.
In questi casi il bimbo non lamenta sintomi, ma se si agisce rapidamente, approfittando della grande plasticità ed elasticità delle ossa e dei tessuti molli, si consente alla struttura muscolo scheletrica di svilupparsi su basi le più simmetriche e mobili possibile.
Il caso classico è la Plagiocefalia Posizionale Benigna quindi senza sinostosi precoce di una o più suture craniche.
La testa del neonato assume una forma più o meno variabile di parallelogramma sia per un posizionamento anomalo al livello uterino che per forze anomale le quali hanno agito durante il parto o per una postura asimmetrica mantenuta nel tempo dopo il parto.
In questi casi bisogna agire il più presto possibile, meglio nelle prime settimane e mesi di vita, per rimodellare la forma della scatola cranica, liberare i tessuti sottoccipitali, controllare l’elasticità tessutale del cingolo pelvico ed educare i genitori nell’eseguire posizioni correttive e manovre di mobilizzazione.
L’esperienza comune in ambito osteopatico consiglia di fatto un controllo osteopatico per ogni bimbo nato.
Non sempre sono presenti dei sintomi, a volte ho alterazioni della morfologia che manifestano la distorsione quando la struttura somatica si sviluppa.
Dopo anni di pratica tramandata tramite i corsi di formazione e pochi riferimenti scritti, ad oggi è presente sia una ricca bibliografia ma anche una serie di pubblicazioni scientifiche che supportano questo tipo d’intervento.
Campi di applicazione del trattamento osteopatico (OMT) in ambito Neonatale e Pediatrico
L’elenco è da intendersi come puramente indicativo e l’eventuale trattamento osteopatico deve essere eseguito in collaborazione con le figure sanitarie specialistiche
- Plagiocefalie posizionali benigne
- Torcicollo miogeno congenito
- Insonnia
- Disturbi e ritardo dell’apprendimento
- Difficoltà psicomotorie delle tappe evolutive
- Reflusso gastro-esofageo
- Strabismo
- Lesioni neurologiche da parto
- Alterazioni neuro-funzionali da parto
- Asma
- Bruxismo
- Coliche neonatali
- Costipazione
- Difficoltà scolari
- Scoliosi e dismorfismi della colonna vertebrale
- Difficolta di suzione
- Piede torto